Nato a Calitri il 03 luglio 1901 fu accolto nell’Ordine Domenicano nel 1917, aggiungendo al nome di Francesco quello di Benedetto, come religioso.
Ordinato sacerdote il 19 marzo 1924, fu destinato all’insegnamento prima a Pistoia e poi a Roma, al Pontificio Ateneo del Laterano. Si fece subito apprezzare e amare.
In quel periodo la Chiesa viveva una fervida stagione di attività missionaria. P. Cialeo, che aveva più volte espresso la sua vocazione missionaria, fu scelto per una difficile missione. Il 1 dicembre 1931, insieme a tre altri suoi confratelli, partì per Multan, diocesi di Lahore, centro di una zona dell’India settentrionale di circa centocinquantamila Kmq., con una popolazione di circa sei milioni di abitanti di cui oltre 15 mila cattolici.
Nel 1936 la missione di Multan veniva eretta a Prefettura Apostolica e P. Cialeo ne fu il primo Prefetto Apostolico. Fra tante ristrettezze di clima, di igiene, notevole quella economica, P. Cialeo riuscì a gestire quell’immenso territorio.
In questo periodo introdusse, nel modo di lavorare una pratica ed economica novità: la bicicletta. Prima il missionario e i suoi catechisti viaggiavano o a piedi o a cavallo o su carro trainato da buoi.
Già da allora colpiva la sua serenità e fiducia in Dio. Il 29 ottobre 1939, a soli 38 anni, in San Pietro, a Roma, fu consacrato Vescovo. Superando, con quella carica eccezionale di sano ottimismo cristiano che lo ha sempre contraddistinto, le notevoli difficoltà derivanti dal nuovo assetto politico creatosi dopo la seconda guerra mondiale, Mons. Cialeo continuò la sua opera a Multan che nel frattempo era entrata a far parte del Pakistan, nuovo stato nato dalla divisione delle ex colonie inglesi fino a tarda età.
Partecipò al Concilio Vaticano II° con il suo consueto entusiasmo ed ottimismo; sorprendeva molto la facilità con cui accoglieva le innovazioni più belle e più valide.
Mons. Cialeo si è spento ad Albano il 4 gennaio 1985 e le sue spoglie riposano nel cimitero di Calitri.